
Il primo anno di vita è cruciale per lo sviluppo del bambino. È l’epoca in cui si instaura e si forgia il legame con i genitori, che sarà la base su cui costruire le aree dello sviluppo e della salute mentale. Eppure, quando qualcosa va storto, in questo periodo la maggior parte delle volte passa inavvertito.
Durante il primo anno il bimbo non parla, e anche a livello preverbale gli strumenti comunicativi, anche se presenti, non sono facili da interpretare, per cui le esigenze e i segnali che manda il bebè possono passare – ed effettivamente accade che passino – inosservati. Quante volte quando il bimbo aveva pochi mesi e piangeva disperato vi siete chiesti: – Cosa vuole? -, a volte perfino preoccupati che non avesse un forte dolore o vi stesse sfuggendo qualcosa di grave?
Anche per i pediatri di ospedale o ambulatorio l’irritabilità di un bebè di pochi mesi è difficile da interpretare, e spesso si fanno prove mediche solo per poter dire che non vi é nessun processo patologico in atto. Prendiamo ad esempio le famose coliche del lattante: la definizione si basa su quello che vediamo da fuori, non c’è nessuna prova medica che ci confermi che l’origine dell’irritabilitá é una colica intestinale. Si tratta di episodi di pianto intenso verso il tardo pomeriggio, piú o meno sempre alla stessa ora, che possono durare anche più di un’ora: che angoscia per i genitori vedere il loro piccolo soffrire cosí!