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Baby Lead Weaning e alimentazione complementare… a richiesta? (1)

il momento di mangiare per un bimbo piccolo può essere molto, mooolto piacevole

Verso i 6 mesi (a volte un pò prima) il bimbo inizia la cosiddetta alimentazione complementare, perchè complementa il nutrimento dato dal latte. Viene da farsi varie domande…

In che senso complementa? Fino all’anno di età il latte è la fonte principale di nutrimento. Apporta tutti i nutrienti di cui ha bisogno il bambino, salvo qualche eccezione. Non contiene, ad esempio, tutto l’apporto necessario di ferro, tra le altre cose perchè il latte diminuisce l’assorbimento del ferro stesso. Detto questo, occorre precisare che ci sono modi di aumentare questa percentuale senza ricorrere all’ingestione di carne. Infatti è stato dimostrato, negli ultimi anni, che i bambini vegetariani, se la dieta è equilibrata, non corrono rischi. L’alimento complementare, dunque, complementa il latte gradualmente dai 6 mesi in poi, via via sempre di più, fino a quando il latte non diventa un alimento in più della dieta. Parlerò del tipo di latte in un articolo a parte, perchè è un argomento che merita uno spazio a sè.

Tornando all’alimentazione complementare, tutti i genitori si chiedono come farlo, interpellano il pediatra o i parenti he già sono passati per questa tappa con i loro bimbi. A livello teorico è molto, molto più semplice di quanto possa sembrare, e di quanto la Pediatria ha trasmesso fino a non molti anni fa: in effetti non c’è una sequenza fissa da seguire, non è necessario attenersi a regole rigide, anche perchè è importante che per il bimbo il mangiare inizi come un momento di scoperta, di piacere, e partecipi attivamente in questo processo di cui è il protagonista.

Salvo qualche eccezione di una piccola lista di alimenti che vanno evitati i primi anni del bambino, per il resto può mangiare qualsiasi cosa. L’unica regola importante sulla successione dei primi spuntini è che, quando si introducono alimenti nuovi, è preferibile separare i primi assaggi: non dare più di un alimento nuovo allo stesso tempo. È una precauzione per capire, in caso di reazione allergica, più facilmente da cosa sia stata provocata.

Più che il tipo di alimento in sè, va presa in considerazione la consistenza, che dipende non solo dalla natura dell’alimento ma anche da come è cucinato.

A proposito della presentazione degli alimenti: se potete evitate gli omogeneizzati! Ovviamente se è una necessita per mancanza di tempo, va benissimo. Ma dovrebbe essere data molta più attenzione alla qualità e alla presentazione del cibo, che a altri aspetti su cui la scienza ha creato una sorta di pressione.

Continuo nel prossimo articolo spiegando perchè parlare di alimentazione a richiesta può trarre in inganno, come fare un baby led weaning con criterio e cosa implica.

2 thoughts on “Baby Lead Weaning e alimentazione complementare… a richiesta? (1)

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