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Baby-Led Weaning: alimentazione complementare… a richiesta? (3)

Aspettative e flessibilità nel Baby-Led Weaning

Parliamo di un altro paio di aspetti.

La flessibilità che richiede l’inizio dell’alimentazione. Farò esempi reali con nomi fittizi.

Esempio 1. I genitori di Serena sono fan della metodologia Montessori, e in un gruppo di madri gli è stato detto che il bambino dovrebbe mangiare seduto su un seggiolone per terra in modo che sia autonomo, che si sieda da solo e che tocchi a terra con i piedi. Serena ha 2 anni, è una bambina molto simpatica, socievole e, ed è un terremoto. Raramente sta ferma. Al momento di mangiare va a sedersi sul seggiolone e comincia, ma subito ha l’irresistibile impulso di alzarsi e andare a giocare, sicchè finisce per mangiare 30 secondi e giocare il resto del tempo.

Esempio 2. Michele è un bambino di 1 anno e 6 mesi, è curioso e ha molto carattere, quindi quando lo mettono nel seggiolone per mangiare vuole avere il suo cucchiaio e fare la pappa da solo. Il fatto è che ancora non sa indirizzare bene il cucchiaino, e il cibo finisce, sistematicamente, ovunque tranne che in bocca.

Esempio 3. Francesca è una bambina di 10 mesi. I genitori sono fan del Baby-Led Weaning e, fin dal primo pasto, gli servono pezzetti per seguire fedelmente il metodo. Fran ogni tanto comincia a mettersene in bocca un pezzetto, ma quello che gli piace davvero è giocare con il cibo: lo tocca, poi lo prende con le manine e lo sparge su tutto il ripiano del seggiolone, un po’ lungo la parete che è alla sua portata, e infine non resiste mai a gettarlo a terra. Il padre è disperato perché vuole che mangi almeno un pò, dato che la madre è tornata al lavoro e non può più allattarla tanto al seno, e non vogliono darle latte artificiale.

Esempio 4. Giovanni ha 14 mesi. La mamma lo ha appena svezzato e ora per calmarsi e soprattutto la notte quando si sveglia, dove prima cercava il seno ora cerca i biberon, a volte ne chiede anche 2 di fila se no può piangere mezz’ora di seguito. I genitori sono preoccupati perché si riempie lo stomaco di latte, non mangia nulla, e sicuramente se continua così tra un mese sarà grassottello.

Gli esempi sono infiniti, tante quante sono le famiglie alle prese con l’alimentazione complementare. In molti casi cercano strategie per adattarsi al bambino e, alla fine, trovano la soluzione al problema. In molti altri casi, però, perseverano lì dove trovano resistenza e le cose possono complicarsi, soprattutto se non si adotta una postura flessibile per adattarsi al bambino, al momento, e mediare con le proprie aspettative.

Nel prossimo post vedremo come questi esempi abbiano possibili soluzioni che implicano adattamenti con flessibilità e un po’ di fantasia.

Dubbi sul Baby-Led Weaning… rischi?

Uno dei dubbi più frequenti viene dalla paura dei genitori che il bimbo si possa soffocare, gli possa andare “di traverso” un pezzetto di cibo. Ecco cosa dice l’evidenza scientifica: link all’articolo

Dubbi sul Baby-Led Weaning… quando iniziare l’alimentazione complementare con auto-svezzamento?

L’alimentazione complementare tipo Baby-Led Weaning, con il bimbo che partecipa attivamente al processo e scopre gli alimenti, si può iniziare in generale tra i 4 e i 6 mesi. Per capire se il bambino è pronto i pediatri chiedono sempre se si siede da solo. In realtà non è un dogma che debba essere completamente stabile nel sedersi. Ci sono vari fattori che vanno considerati globalmente che spiegherò in un post a parte

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Link esterni: Janabebe Specialistanutrizionista.it Psicomamma

Link interni: Baby-Led Weaning (2) Baby-Led Weaning (1). Stimolare lo sviluppo del bambino (1)

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